La bombarda è uno dei più importanti strumenti ad ancia doppia del Medioevo e del Rinascimento, ed è presente tuttora nella cultura popolare europea, araba ed asiatica. Proviene dal mondo arabo, dove si suppone si sia diffuso durante il regno di Harun-al-Rashid (763-807). Con tutta probabilità lo strumento è stato introdotto in Europa attraverso il contatto con le popolazioni saracene.
E’ giunta a questo appellativo certamente grazie alla sua più evidente caratteristica: la potenza sonora.
Diffusa in tutto il mondo, in Italia è nota in ambito popolare come Ciaramella o Ciaramello (che definisce comunemente la bombarda soprano).
Veniva utilizzata insieme alle trombe (che nel passato erano molto meno sonore di quelle moderne) ai tamburi ed ai flauti per animare le processioni e le danze di corte, ma anche nelle solennità in chiesa prendendo posto nelle balconate più alte delle cattedrali.
La dulciana , antenata dell'attuale fagotto, nacque dalla necessita di rendere più maneggevole la bombarda basso; essa infatti era lunga più di due metri e per suonarla occorreva salire su di uno sgabello. Inoltre bisognava dotarla di molte chiavi per permettere al suonatore di raggiungere i fori altrimenti troppo distanti.
Nel Rinascimento si rimediò a questi inconvenienti sezionando la bombarda in due parti e raccordandole con una giunzione ad "U". Visto che così modificato lo strumento emetteva un suono addolcito, lo chiamarono dulciana.
|