I flauti nelle musiche medioevali possono essere dritti, traversi o obliqui, costruiti generalmente in legno o bambù. I fori variano in numero e posizione a seconda della tecnica esecutiva. Alcuni incorporano un'ancia, altri vanno imboccati con una posizione particolare delle labbra per emettere suono. Sono usati, da sempre, praticamente in tutto il mondo.
Il ney (o Nay) è un flauto proveniente dalla tradizione medio-orientale. E' ricavato da un unica sezione di un giunco particolare, che la tradizione vuole con sette o nove nodi, a cui vengono praticati sette fori: sei di fronte e uno sul retro per il pollice.
La tecnica per produrre il suono è simile a quella utilizzata nel flauto traverso, ma qui le labbra vengono poste sull'estremità opposta a quella dove sono praticati i fori per le dita; l'unico ausilio è una leggera svasatura della canna dove soffiare in maniera "tangente" il fiato.
La diteggiatura è semitonale ed è possibile produrre i quarti di tono tipici della musica araba. |